martedì 24 marzo 2015

Lettera aperta

Non credo che giovi molto ribadire come stanno le cose, dopo che una parte dell'opinione pubblica ha metabolizzato l'idea che - in fondo - l'emendamento votato dal Consiglio Regionale "salvava", almeno provvisoriamente Architettura.
Non è così, come abbiamo ribadito molte volte.
Non credo neppure che serva ribadire che non ho ritirato le mie dimissioni, ma solo che ho accettato, per la cortese insistenza del Magnifico Rettore e degli studenti, di congelarle sino al 31 Marzo, nella speranza che un incontro con il Presidente Pigliaru, cambiasse concretamente ed effettivamente lo stato delle cose.
Mi spiace annoiare su questo punto i miei venticinque lettori, ma lasciatemi ripeterlo:
io non intendo assecondare l'estinzione per soffocamento dell'esperienza di Architettura ad Alghero.
Ho accettato molto a malincuore di accettare per la seconda volta di essere candidato alla carica di Direttore: non era nei miei progetti di vita e mi costa moltissimo.
Ho detto esplicitamente a quali condizioni accettavo.
Condizioni che se non si fossero verificate entro Marzo mi avrebbero costretto a rinunciare.
Lo ripeto se il Presidente Pigliaru non accetta di incontrarci a tempi brevi e se dall'incontro non emergono impegni concreti ed effettivi dovrò scongelarmi: la farò nei tempi previsti.
Spero di essere stato chiaro.

Lettera aperta
Stimato Presidente, caro collega,
ti rinnovo con questa lettera aperta le sollecitazioni che ho cercato di farti pervenire.
Credo che sarebbe opportuna una tua visita per incontrare gli studenti e la comunità di Architettura ad Alghero.
Le nostre studentesse e i nostri studenti hanno mostrato una consapevolezza, una maturità, un senso del bene comune, una tenacia, una preparazione, una disponibilità all'ascolto e al confronto che renderebbero questo incontro una straordinaria occasione di apprendimento e un momento di intensa vita democratica.
Come sai AAA e l’Ateneo, come confermato nell'incontro del Magnifico Retore con gli studenti, condividono alcune ragionevoli richieste, che so apparire ragionevoli anche a te.
Si tratta dell’inserimento di Alghero tra le città sedi decentrate degli Atenei sardi, si tratta del fatto che il riconoscimento dei risultati ottenuti non gravi sui fondi destinati a uno egli Atenei, ma sia aggiuntivo, si tratta della convinzione che occorra una valutazione attenta e una riflessione sull'Università diffusa che consenta di valutarne le prospettive e la sostenibilità.
Su questi punti una riflessione comune sarebbe molto utile e potrebbe definire azioni concrete che consentano non tanto e non soltanto di chiudere una partita, ma di aprire delle prospettive che riguardano il sistema della formazione superiore in Sardegna nel campo dell’architettura, del design, della pianificazione territoriale, paesaggistica e ambientale: il sostegno che ci viene dai colleghi della Scuola di architettura di Cagliari è un viatico consistente per questo possibile percorso.
So che potresti essere ad Alghero il 27 o 28 Marzo: ti chiedo di ritagliarti un paio d’ore per un incontro, magari con un sobrio pranzo di lavoro (purtroppo non in mensa: ad Alghero non c’è).

Conoscendo la tua attenzione e la tua sensibilità so che vorrai programmare questo incontro, comunque prima delle festività pasquali.

Con affettuosa stima, cordiali saluti.

Arnaldo Cecchini