venerdì 14 febbraio 2014

Voterò. Come.

Voterò. Non turandomi il naso, ma tappandomi le orecchie.
Voterò Pigliaru presidente e una delle liste che sostengono Murgia, una a caso, o quella che qualcuno do voi mi consiglia insieme con una donna degna cui dare la preferenza.
Voterò Pigliaru, nonostante che il principale partito che lo sostiene, al di là delle molte persone in buona fede che lo votano e del fatto che ci siano alcune brave persone che in esso si candidano, sia impresentabile.
Le scelte recenti dei suo capi, De Benedetti, Napolitano e Renzi sono inqualificabili, molto peggio del peggio della prima Repubblica.
Per non sentirli mi tapperò le orecchie.
Voterò Pigliaru nonostante che nei volantini della sua propaganda elettorale sia scritto "Vogliamo una vera Università internazionale a Cagliari", dimenticando che ce ne è già una, che sta ad Alghero.
Lo voterò perché - se saprà essere indipendente e se avrà coraggio - essendo una brava persone e una persona competente, può fare molto per la mia Regione.
Voterò una delle liste della coalizione che appoggia Murgia perché voglio che il progetto di Murgia sia rappresentate in Consiglio e non voglio lasciare il monopolio dell'opposizione alla destra e perché se qualche consigliere eletto con le liste di Pigliaru vacillasse (un'abitudine diffusa) potrebbero impedire che la maggioranza svanisca.
Mi piacerebbe che Pigliaru chiamasse Murgia in Giunta.
Si tratta di decisioni meditate e sofferte.