martedì 29 ottobre 2013

La confusione è grande sotto il cielo ...

... ma la situazione non è eccellente. Anzi è pessima.
A proposito della storia infinita della crisi algherese, mi viene difficile dire la mia.
Soprattutto perché, di solito, a me viene da difendere chi resta da solo ed è bersagliato dalle furie, mediatiche e "popolari".
Fui uno dei pochissimi veneziani a non demonizzare Gianni De Michelis e mi è capitato di recente di prender le parti di Renato Brunetta, sbeffeggiato perché non è alto.
Direi così: "vergin di servo encomio e di codardo oltraggio".
Ma in questo caso mi viene in salita.
Qualcosa c'è però; le fastidiose insinuazioni su un'appartenenza religiosa (quale che sia non è meglio o peggio di altre), le allusioni alla sanità mentale e il riportare in campo, direi a sproposito, il conflitto di interessi (quando ne parlai molto tempo fa in termini di principio e generali fui messo a tacere - da tutti - perché non andava bene parlarne in campagna elettorale: e quando se no?).
Aggiungo un po' di comprensione per il fatto che gli attacchi contro di lui hanno - a volte - avuto un carattere pregiudiziale.
E infine non riesco a trovare divertenti - mentre pare che piacciano molto - le storielle satiriche da vecchi teatrini, scritti da vecchie firme.
Ma ...
Dico: scegli una squadra di persone tutte totalmente digiune di pubblica amministrazione (almeno di quella con aspetti politici) e la lasci totalmente sola (anche tu sei totalmente digiuno, tra l'altro)? Quindi in balia della tecnostruttura (che sarà anche ottima, ma ha abitudini e costumi da modificare; e poi non sempre è ottima, come hai poi constatato), senza costruire intorno a queste degnissime persone una rete di sostegno e di consiglio? Senza coinvolgere in nessun modo i consiglieri comunali? Fai muro contro i partiti, rivendichi la libertà di scegliere in modo trasparente e per selezione pubblica i nominati e non ti preoccupi di costruire una visione condivisa, di discutere con le forze politiche e la città? E dopo ti dimentichi di quei principi e ne fai strame, senza motivare? Ti iscrivi a uno di questi partiti e poi lo sbeffeggi pubblicamente? Riproduci lo stile comunicativo, fatto di "veline" e di attacchi personali, della vecchia politica e ti lamenti di essere ripagato con la stessa moneta? Perdi un'assessora di indubbia popolarità e molto attiva e fai finta di niente (non solo tu, devo dire)?
Senza contare che le promesse elettorali vengono accantonate, una dopo l'altra, senza spiegare il perché.
E poi c'è l'esito devastante: ognuna e tutte le forze della coalizione sono lacerate.
Capisco che la situazione è difficile, che le vecchie abitudini sono dure a morire, che il lascito del passato è pesante, che ci si possa sentire soli e abbandonati, che le critiche possano apparire ingenerose a chi è impegnato a lavorare giorno dopo giorno, ora dopo ora, che le regole della democrazia sono difficili da imparare e le discussioni possano essere esasperanti e improduttive.
Ma chiudersi a riccio, rompere tutte le relazioni positive, respingere tutte le critiche, gridare, contro tutto e contro tutti, a dispetto dell'evidenza, che le cose non potrebbero andare meglio e che hai fatto tutto bene, più che bene ....
Non accettare di metterti in discussione e avviare una melina, tristissima e deprimente, tanto più che non devi difendere un uno  a zero e nemmeno uno zero a zero, ma sei sotto di quattro goal, è devastante; per la città, per la tua coalizione, per te.
E poi insisti, cercando assessori introvabili per una resistenza disperata, che provocherà rovine che neanche Sansone, solo contro tutti.
Pacatamente, con la speranza che le persone per bene possono sempre ravvedersi, pur convinto che il tempo sia scaduto, credo che potresti, potreste, potremmo, tentare di giocare i tempi supplementari ed evitare alla città un secondo commissariamento consecutivo.
Tutti noi in questi tempi difficili dobbiamo accettare il rischio, tanto più un imprenditore.
L'unico consiglio che mi sento di dare è: dimettiti!
Senza rete, cercando di ricostruire le ragioni di una speranza e una prospettiva condivisa, assumi le tue responsabilità per chiamare tutti ad assumere le loro.
Non sarà facile, e non è nemmeno probabile, ogni minuto lo è di meno, ma è l'unica strada, sarebbe l'unica strada.

P.S.
Non ho capito se il comunicato inviato ai media da Mariano Melis fosse vero, falso, mezzo vero o mezzo falso. Quantum mutatus ab illo ...