sabato 10 agosto 2013

Troppo tardi per smettere

Non è mai troppo tardi.
Non è mai troppo tardi per decidere di abbandonare un progetto, anche se quando lo si è pensato e avviato era, appariva o poteva apparire giusto, utile, importante, realizzabile.
La Corte dei Conti è fatta di persone ragionevole e competenti: se si scopre che mantenere in vita un oggetto o un bene rappresenta un costo senza vantaggi, quel bene o quell'oggetto possono essere dismessi, conferiti, distrutti. Specie se ci si ripromette di investirci altre risorse (più o meno virtuali è un altro discorso).
Io penso (ma come vedremo non è importante quel che penso io) che il cosiddetto Palazzo dei Congressi di A*, pensato e voluto – a torto o a ragione in quel momento - qualche decennio or sono, non potrà mai funzionare e rappresenterà sempre un costo senza vantaggi (se no, credo, si sarebbe trovato da tempo qualcuno interessato o disponibile a prenderlo in gestione) e che quindi l’unica soluzione corretta (anche dal punto di vista estetico e paesaggistico) sia abbatterlo.
Ovviamente si può pensarla diversamente; un piccolo studio di fattibilità, dal costo di poche migliaia di euro, può dircelo; e – nel caso – può dirci a quali condizioni può invece cominciare a funzionare ed essere, anche in senso lato, una risorsa ed eventualmente quanti soldi servono per metterlo in condizione di funzionare.
Ad A* di spazi e di edifici o ristrutturati costruiti con soldi pubblici (anche quelli dell’Europa o della Regione sono soldi pubblici, cioè soldi nostri) e non utilizzati o non bene utilizzati ce ne sono parecchi, di spazi e di edifici abbandonati, in città e nel contado, che potrebbero essere ristrutturati e utilizzati in modo intelligente e produttivo (in senso lato) ce ne sono parecchi.
Non sarebbe insensato oltre a quello studio di fattibilità (se non si facesse e si immettessero nuove risorse sarebbe sì opportuno che intervenisse la Corte dei Conti) prevedere anche la realizzazione di un sistema informativo per un piano di interventi e di gestione nel lungo periodo, ci voleva e vuole meno di un anno per farlo.
E magari così si avrebbe un quadro esatto e noto a tutti anche delle concessioni dei plateatici, per non dirne che una, o si potrebbe pianificare la migliore distribuzione degli uffici comunale per dirne un’altra.

Pubblicato sulla Voce di Alghero l'8 Agosto 2013