giovedì 1 dicembre 2016

Il sole sorgerà ancora

Non so come andrà.
Voterò No e mi auguro che il No vinca.
Meglio se vince nettamente.
Non mi azzardo a dire cosa succederà dopo, anche se - a naso - direi che la soluzione migliore sarebbe un governo di scopo per fare una legge elettorale equilibrata e poi - in primavera - al voto.
Non mi azzardo a dire chi vincerà in quel caso.
Ciò premesso dedico questa ultima nota referendaria a un gruppo che persone che stimo, che sono mie "amiche" su facebook, alcune anche nella vita.
Persone che - dichiaratamente a malincuore - votano sì.
Mi pare evidente che tra i votanti del sì ci sono persone che non solo stimo, ma che sono certo di ritrovare dalla stessa parte nella lotta per la libertà e la giustizia.
Ci sono poi tra i votanti del sì e del NO anche persone che non stimo e che so che mi ritroverò contro nella battaglia per la libertà e la giustizia.
Tra i votanti del NO poi ho scoperto che ci sono, oltre a una quota inaccettabile di cialtroni (di destra, di sinistra, di "oltre"), persone per bene che non hanno le mie stesse idee, ma sono riflessivi e intellettualmente onesti: fa piacere.

A miei "amici" che si sono rassegnati al sì, vorrei proporre un'ultima interlocuzione.
Pensate davvero che sia opportuno dare fiducia a chi ci ha trascinato a questo scontro dissennato?
Non chiedetemi per favore che alternative abbiamo: chiedetevi se lascereste ancora i fiammiferi in mano a chi ha appiccato un incendio "in presuntuosa solitudine".
Vedete, cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza è quello che avevamo sempre detto che non era opportuno fare.
Farlo è molto grave.

Questa scelta, insieme con diverse ragioni di merito, la più significativa delle quali è che la nuova Costituzione appare, quantomeno, più fragile, più sensibile alle diverse possibili leggi elettorali, credo che non ci dia altra possibilità che un voto per il NO.
Ho argomentato qui, qui e qui.

Dal 5 Dicembre però il sole sorgerà ancora; pazientemente dovremo metterci in moto per costruire la sinistra nuova, quella del XXI Secolo.
Perché, vedete, "amici" e compagni siamo ancora una volta di fronte al dilemma "o il socialismo o la barbarie".
Sempre di più e con sempre maggiore urgenza.

Le nostre tradizioni, riformiste, rivoluzionarie e ribelli, possono darci una speranza: magari fare un po' di pulizia di illusioni e trasformismi ci può aiutare.