giovedì 30 aprile 2015

Lieto sì, soddisfatto no

Per chi, come me, crede nell'importanza del dibattito pubblico, l'incontro di stamattina del Presidente Pigliaru e dell'Assessora Firino con le studentesse e gli studenti e tutta la comunità di Architettura ad Alghero è stato un evento molto positivo.
Un evento che è stato voluto tenacemente e che ha mostrato la competenza e la passione dei nostri studenti.
Un dibattito franco e non reticente, da una parte e dall'altra.
Non posso che essere lieto di questo fatto, che è una buon conclusione (leggermente postuma) della mia esperienza di direzione di AAA.
Sono anche fiero di aver aiutato gli studenti a raggiungere questo obiettivo.
Lieto sì, dunque e grato a Presidente e Assessora per la disponibilità e la cortesia.

Ma soddisfatto no.

In primo luogo alcune delle cose dette dal Presidente vanno sottoposte a un controllo dei fatti e qui noto alcune imprecisioni.
Non credo sia vero che si sia trattato di "un emendamento della mezzanotte" e senza motivazione.
Emendamenti più chiari e motivati che riconoscevano esplicitamente o implicitamente il carattere si sede decentrata di AAA erano stati presentati in Commissione e lì rigettati dalla Giunta per intervento diretto del vice-Presidente della Regione.
Non credo sia vero che un'attenta acribia sia stata esercitata su tutti gli emendamenti.
Ad esempio Olbia è scomparsa e riapparsa tra le sedi decentrate senza motivazione alcuna (e si tratta di più del doppio della somma che riguarda AAA).
Non credo sia vero che non ci siano stati conti e misurazioni.
Il dossier del Dipartimento è stato inviato diversi mesi fa alla Giunta e a tutti i consiglieri regionali; conti ce ne sono e di tutti i tipi.
Non credo sia vero che l'emendamento votato prevedesse un finanziamento ad Alghero fuori della ripartizione tra i due Atenei.
Come dimostra la lettera che ci è stata inviata tre giorni fa da parte  uffici dell'Ateneo 
(" Si comunica che con nota prot.n. 5070 del 18 marzo 2015, L'assessorato alla pubblica istruzione, informa che la L.R. 5/2015 art.33_comma 25_20, prevede, a valere sul fondo "Interventi Regionali per l'Università" previsto dall'art.3 della L.R.26/1996, una quota pari a euro 300.000,00 assegnata per il funzionamento del Dipartimento Architettura, Design e Urbanistica, a gravare sul conto iscritto dell'articolo suddetto previsto quale contributo a favore dell'Università degli studi di Sassari") allo stato le cose non stanno così.
Considero gli impegni del Presidente come del tutto veritieri.
Ovvero che il finanziamento sarà a carico dei due Atenei e non solo di Sassari.
Ovvero che la questione della sede decentrata potrà essere riconsiderata in un prossimo futuro.
Ovvero che anche AAA sarà chiamata al tavolo della discussione del nuovo protocollo di intesa tra Regione e Atenei.
E considero questi fatti importanti e positivi.

Tuttavia non c'è nessun recupero del mancato finanziamento del 2014 e nessuna certezza per il 2016: quindi siamo per ora a un risultato che è un terzo del punto di partenza previsto dall'Ordine del giorno unanime del Consiglio regionale del gennaio 2014 (300 mila all'anno per un triennio a partire dal 2014).
Tuttavia non c'è nessun riconoscimento neppure simbolico e provvisorio come sede decentrata: è vero che forse la questione non è "sede decentrata sì, sede decentrata no", ma nell'attesa avrei preferito essere tra quelle che al momento sono considerate tali, piuttosto che essere considerato tra quelle che non lo sono.
Quindi ribadisco, lieto, ma non soddisfatto.

Ma quel che mi preoccupa di più è il silenzio e la sorda ostilità dell'Ateneo di Sassari; inspiegabile persino con le leggi di Cipolla.

P.S.
Con questo post sospendo per qualche mese le mie esternazioni e da lunedì mi prendo una vacanza dai social media: Ringrazio i miei dodici lettori per l'attenzione. 



foto di Marco Fiore