lunedì 18 agosto 2014

+ vida - movida

Non è mia: l'ho rubata a Cassano (no, non è il calciatore).
Mi pare una bella sintesi.
Ricordo bene la movida madrileña del post-franchismo, una ventata di libertà, trasgressione e creatività, appoggiata dal grande Sindaco Tierno Galván (socialista di altri tempi e di grande tempra, uno che sapeva che amministrare bene è molto più che amministrare), un movimento contro-culturale che non disdegnava alcol e droghe, ma che ha prodotto un'interessante serie di esperienze musicali, letterarie, artistiche; qualche notte ci fui (Madrid nunca duerme).
Per cui mi incazzo se viene gabellata come movida la vacuità delle notti del turismo de borrachera, delle birrette e del karaoke.
Questa movida falsa, che accetto solo per comodità e pigrizia che venga chiamata così, non è un fenomeno di innovazione culturale o di invenzione di nuovi piaceri, è il casino per il casino, il frastuono cacofonico, le basi musicali sparate a mille decibel, la piccola miseria di quelli che devono tirare a campare e che, poiché tutti se ne fregano di loro, se ne fregano di tutti.
Alcune piccole sventure private mi costringono per la prima volta a passare l'interra estate ad Alghero.
Premesso che sono un privilegiato, che ho una casa che mi piace nel centro storico e che so che in città si deve convivere tra diversi, premesso che capisco chi deve guadagnarsi da vivere percuotendo bonghi o facendo la statua vivente (che molti siano costretti a farlo per campare è un effetto collaterale del neo-liberismo, ma non è colpa di chi qualcosa deve fare per campare), tutto ciò premesso e definito che sono l'unico residente stabile in un edificio che ha sei appartamenti, nonostante questo devo arrendermi.
Cercherò un'altra casa: deciderò se ad Alghero o altrove, a seconda di altre scelte di vita, ma in un centro urbano trasformato in una brutta copia di un centro commerciale è impossibile vivere, nei due mesi del casino perché c'è casino, negli altri mesi perché non c'è niente.
Anche accettando di chiamare movida questo insensato movimento fracassone, una buona politica sarebbe quella che promuovesse la vida e solo dopo - e conseguentemente - l'animazione di questa vida, ovvero la movida.
Temo che gli interessi di breve periodo prevarranno: rassegniamoci e facciamo trasloco.