mercoledì 28 maggio 2014

Un inutile sequestro

Ci sarà da commentare l'esito delle elezioni europee lato Italia (con un'unica modesta buona notizia). E - dopo il ballottaggio - anche quello di Alghero.
Non vi parlerò delle aule e della biblioteca: a parte il fatto che ho vinto una scommessa con il Magnifico Rettore; addì 28 Maggio: le chiavi non sono state consegnate, ma già lo si sapeva. Ve ne parlerò a suo tempo.
Non parlerò neanche della campagna elettorale per il Rettore cui dedicherò un apposito post (mi limito a rilevare che in uno solo dei programmi ufficiali dei candidati c'è un vago accenno ad Alghero e in nessuno agli specifici problemi di architettura, almeno a quanto dice il motore di ricerca).

Voglio parlare del sequestro della città da parte degli organizzatori di un rally.
Premesso che non sono contro i rally, così come non sono contro i concerti, le sagre della porchetta, i Festival dell'erotismo, indipendentemente dal fatto che mi interessino o no (i rally non mi interessano, le sagre della porchetta sì); premesso che è comprensibile che per organizzare grandi eventi possa essere indispensabile intervenire sulla circolazione dei mezzi e delle persone; premesso che i benefici di questo o quell'evento possano essere positivi per alcuni, irrilevanti per altri e trasformarsi in puri disagi per altri ancora, c'è una domanda.
Il soggetto pubblico - che tutela gli interessi comuni - ha fatto il possibile per alleviare il disagio dei normali cittadini, ridurlo al minimo, informarli in modo adeguato, trattarci con lo stesso rispetto dovuto agli organizzatori dell'evento (ospiti, non padroni della città)?
Per esempio fornendo un'alternativa per la sosta a chi viene a lavorare in città? Ma è solo un esempio.
La risposta è no.
Una parte della città è sotto sequestro nei tempi e nei modi decretati dai nuovi "padroni", cui pubblici funzionari prestano uno zelante ossequio.

Fortuna che me ne vado.