mercoledì 14 maggio 2014

Mi arrendo

In fondo non è casa mia.
In fondo io una casa e un posto per lavorare ce l'ho.
In fondo, se mi stanco, ho oltre quaranta anni di contributi e posso andare in pensione.
In fondo, sono davvero stanco.
Stanco dell'indifferenza, della protervia, della sottovalutazione, dell'inerzia, delle furbizie, dei provincialismi di dover baccagliare per le cose che in ogni parte del mondo sarebbero normali.
Per cui su questa vicenda mi ritiro.
Se non interessa al Rettore, ai canditati Rettori, a gran parte dei miei colleghi e degli studenti, a me che me ne viene?
Se c'è un colpo di mano con l'occupazione di tutti gli spazi della biblioteca congiunta da parte del Commissario con la constatazione che non c'è abbastanza spazio e che ne servirà dell'altro vi pare che ci sia ragione di levare la voce, anche se questa occupazione unilaterale avviene sbeffeggiando una commissione comune che non è stata neppure informata? Anche se avviene in violazione di una delibera unanime del Consiglio Comunale e di una Convenzione debitamente firmata?

Poi sono io l'estremista incontrollabile.
Bene. Io mi ritiro della questione: riguarda l'Ateneo.
Quindi niente occupazione: il 27 vado al mare.
Grazie e buon lavoro a tutti.