martedì 10 dicembre 2013

Come stanno le cose al Santa Chiara

Stanno che in piena e flagrante violazione dei deliberati unanimi del civico consesso non vi è ancora la disponibilità dei locali del Santa Chiara.
Vero è che le bugie, le interpretazioni di comodo, gli attacchi personali (spesso accolti con giubilante acquiescenza anche da chi avrebbe modo e possibilità di informarsi sui fatti e dovrebbe conservare almeno una traccia di fiducia nei miei confronti) lasciano il segno, fanno disinformazione, costruiscono narrazioni di comodo, tanto più accettate quanto più in linea con la caratura etica di chi le inventa e la disattenzione di chi le ascolta.
Ma le cose stanno così.
Non vi è disponibilità se non parziale e periclitante delle aule didattiche (tre soltanto), che non possiamo riscaldare, che hanno i servizi all'esterno, che ci si impedisce di collegare alla rete. Non si sa  quando potremo trasferire la biblioteca, i cui libri sono sottoposti, loro immeritatamente,  per dirla con un filosofo tedesco, alla rodente critica dei topi.
Insomma un lascito di percorsi incompiuti, di lassismo e di disinteresse, che spesso viene accolto con favore da funzionari e dirigenti, per così dire, distratti.
Domani decideremo se sospendere le lezioni a tempo indeterminato per le classi che svolgono la loro attività al Santa Chiara.
A ogni buon conto se ci saranno uffici con vista mare al Santa Chiara non saranno quelli dei docenti o collaboratori di AAA.