domenica 10 novembre 2013

Giù le mani dai ragionieri!

Io sono un fisico di formazione, nel senso che mi sono laureato in Fisica.
Poi con un interessante e non convenzionale percorso sono diventato professore di Tecnica e Pianificazione urbanistica (non sono - e non mi sono mai definito - un urbanista).
Da quarant'anni e oltre lavoro in una Facoltà di Architettura e ho potuto vedere il tono di superiorità e di dileggio che gli studenti di architettura avevano per i "geometri".
Anche studenti di architettura mediocri verso buoni geometri.
Come direttore di un Dipartimento di Architettura mi sono convinto che sia opportuno che quello che è stato l'importante mestiere del geometra,  ormai sia associato a una laurea triennale.
Ma questo è un altro discorso: penso che un cattivo geometra possa fare più danni di un cattivo architetto.
Penso anche che per fare buona progettazione servano architetti e che la struttura tecnica che in un Comune si occupa di edilizia, lavori pubblici e pianificazione non possa non avere al suo interno architetti e urbanisti (magari consorziandosi se serve), affidandosi solo ai pur utilissimi geometri.
Ciò premesso, non posso che esprimere una netta presa di posizione a favore dei ragionieri.
Se volete, persino con una maggiore convinzione di quella che spenderei per i barbieri (mio padre, mio nonno, mio bisnonno e molti altri indietro nel tempo lo sono stati e so l'enorme importanza della funzione sociale dei barbieri) o per i pizzaioli (ambasciatori molto più di altri dell'Italia nel mondo).
I ragionieri hanno espresso la forte figura del ribelle Fantozzi Rag. Ugo, che è in grado di guidare la rivolta contro il potere (ogni potere!) al grido "la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca".
Sappiamo che di per sé quello è un film fantastico, ma il potere, soprattutto quello del conformismo. lo rende "una cagata pazzesca".
Quindi giù le mani dai ragionieri, come categoria.
Sulle singole persone che fanno i ragionieri si può discutere, ma utilizzare quel titolo (o qualunque altro che sia stato guadagnato; escludo gli immotivati titoli nobiliari) in modo spregiativo, non va bene mai.  
Che vivano i ragionieri (e i cantonieri).