sabato 20 luglio 2013

Un nuovo blog

Questo è il mio blog personale.
Personale vuol dire che quel che dico qua non ha nessun valore istituzionale.
Nessuno.
Dico la mia, con atteggiamento ispirato al massimo rispetto delle persone.
Ma anche con la massima franchezza.
E commento le idee e azioni delle persone.
Se posso ragionevolmente dimostrare che Tizio ha detto una bugia o tradito un impegno, lo dico.
Non vuol dire che Tizio sia costitutivamente un bugiardo o un traditore.
Può darsi, ma può anche non darsi. Non sono fatti miei.
Personale vuol dire che comprende i molti aspetti della mia identità.
Quello professionale, quello istituzionale, quello politico, quello privato; ciascuno di essi ha molte sfaccettature.


Come sono messo in questa confusa situazione che viviamo?
Comincio dal mio lavoro, quello del professore universitario; un lavoro che faccio, in ruoli diversi da oltre 40 anni. Un bel lavoro, con molte libertà e che ti costringe a stare al passo con i tempi. Un bel lavoro in cui ti pagano per studiare. L'imbecillità di destra e di sinistra (non è vero come vorrebbero loro che la stupidità sia monopolio della destra) si è messa d'impegno a squalificare socialmente, culturalmente, economicamente quelli che insegnano, dalle maestre ai professori universitari: una sciagura che dura da oltre vent'anni, causa ed effetto dell'imbarbarimento della società e della politica. Se avessi energie sufficienti dovrei battermi senza quartiere per la rivalutazione della scuola pubblica.
Da un po' ho anche compiti di gestione, che non amo e che non so fare: essendo intimamente anarchico il potere mi infastidisce e non so esercitarlo; ho accettato compiti di direzione perché molti me lo hanno chiesto e perché pensavo di poter essere utile: direi che quel che potevo fare sostanzialmente l'ho fatto.
Purtroppo il mio Ateneo non è capace di visione e di coraggio (nonostante gli sforzi e le buone intenzioni del Magnifico Rettore e del Direttore generale e grandi passi avanti in direzione della trasparenza), purtroppo la mia città è miope, pigra, distratta (nonostante vi siano moltissime persone che sanno e vogliono cambiare, soprattutto nel vasto settore della cultura), altrimenti avremmo grandi possibilità nell'interesse di tutti
Lo dimostrano i risultati ottenuti nella ricerca e nella didattica, di cui ho parlato in una dichiarazione pubblica. Ne riparleremo.

Vengo alla politica. In un prossimo post, dirò come la penso in generale, per quanto ci riesco, qui mi limito a un breve commento sulla situazione locale,
Per alcuni anni ho cercato di dedicare tempo e impegno a una prospettiva di cambiamento della mia città; penso che abbiamo ottenuto grandi risultati.
Ma abbiamo commesso un errore, abbiamo eletto il Sindaco sbagliato, una persona perbene, ma del tutto inadatta a quel ruolo: devo scusarmi con le persone (non tantissime, ma non pochissime) che ho convinto a seguirmi in quella scelta, una scelta sbagliata.
Credo onestamente che non ci siano alternative al ritorno alle urne.
Mi pare doveroso per questo fare molti passi indietro rispetto alla presenza nella politica locale: io penso che chi sbaglia deve - un po' almeno - pagare e - per un po' almeno - mettersi  da parte.

La mia vita, molto acciaccata, cercherò di viverla in modo dignitoso e curioso, riprendendo con lena l'attività di ricerca e cercando di essere di profitto ai miei collaboratori e studenti, e un po' anche ad amici ed estimatori.
Questo blog è un piccolo strumento per questo.